Insonnia & Disturbi del Sonno
Aggiornamento in Medicina
L'obiettivo è stato quello di valutare la relazione dose-risposta di Daridorexant ( Quviviq ), un nuovo antagonista del doppio recettore dell'orexina, sulle variabili del sonno nei soggetti con disturbo d'insonnia.
Adulti ( 64 anni o età inferiore ) con disturbo da insonnia sono stati randomizzati ( 1:1:1:1:1:1 ) a ricevere quotidianamente placebo per os, Daridorexant ( 5, 10, 25 o 50 mg ) oppure 10 mg di Zolpidem ( Stilnox ) per 30 giorni.
L'esito primario di efficacia era la variazione del tempo di veglia dopo l'inizio del sonno dal basale ai giorni 1 e 2.
Le misure di esito secondarie erano il cambiamento nella latenza del sonno persistente dal basale ai giorni 1 e 2, il cambiamento soggettivo nel tempo di veglia dopo l'inizio del sonno e la latenza soggettiva all'inizio del sonno dal basale alla settimana 4.
È stata anche valutata la sicurezza.
Dei 1.005 soggetti sottoposti a screening, 359 ( 64% femmine ) sono stati randomizzati e hanno ricevuto 1 dose o più.
Una significativa relazione dose-risposta ( p a 2 code inferiore a 0.001 ) è stata trovata nella riduzione della veglia dopo l'inizio del sonno e della latenza del sonno persistente dal basale ai giorni 1 e 2 con Daridorexant.
Queste riduzioni sono state mantenute fino ai giorni 28 e 29 ( p = 0.050 e p = 0.042, rispettivamente ).
Simili relazioni dose-dipendenti sono state osservate per la veglia soggettiva dopo l'inizio del sonno e la latenza soggettiva all'inizio del sonno.
L'incidenza degli eventi avversi emergenti dal trattamento è stata del 35%, 38%, 38% e 34% nei soggetti trattati rispettivamente con 5, 10, 25 e 50 mg di Daridorexant, rispetto al 30% per il placebo e al 40% per 10 mg di Zolpidem.
Non si sono verificati eventi avversi gravi correlati al trattamento clinicamente rilevanti.
Quattro soggetti si sono ritirati a causa di eventi avversi.
In conclusione, Daridorexant ha indotto una riduzione dose-dipendente del tempo di veglia dopo l'inizio del sonno in soggetti con disturbo d'insonnia. ( Xagena2020 )
Dauvilliers Y et al, Ann Neurol 2020; 87: 347-356
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